Servizio Civile Universale - procedura per diventare sedi di accoglienza
Comunicazione e procedura per aggiungere nuove sedi di accoglienza
Facendo seguito alla circolare con prot n° 54/2022, si comunica che, alla luce della convenzione stipulata tra A.N.S.P.I. e Fondazione AMESCI, ed in virtù del Decreto n° 688/2022 dello stesso Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale, nel quale risulta accolta la richiesta di cui sopra per l’A.N.S.P.I., come ente di accoglienza con relative 62 sedi di attuazione progetto come parti integranti dello stesso provvedimento, è possibile aggiungere altre sedi per avere volontari del servizio civile, oltre a quelle già pervenute nelle 62 di cui sopra.
Infatti, essendo già accreditati come ente di accoglienza e avendo già 62 sedi di attuazione, in questa fase si può fare richiesta di adeguamento, ovvero aggiungere quelle sedi che nella prima fase non ne avevano fatto richiesta. Pertanto si invitano i singoli oratori/circoli A.N.S.P.I., e/o Comitati Zonali/Comitati Regionali che vorranno diventare sedi di attuazione dei progetti di Servizio Civile, a fornire alla segreteria nazionale A.N.S.P.I. la documentazione necessaria.
I singoli oratori/circoli ANSPI che vorranno ancora diventare sedi di attuazione di progetto sono qualificati come tali dai seguenti 5 elementi:
1) Atto Costitutivo e Statuto registrati.
2) Dichiarazione di 3 anni attività.
3) Dichiarazione del titolo giuridico che consente di disporre della sede.
4) Dichiarazione di conformità della sede che si richiede di accreditare alle disposizioni del decreto legislativo n. 81/2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
5) Iscrizione al RUNTS (obbligatoria).
La documentazione richiesta potete inviarla a: serviziocivile@anspi.it
Documentazione per le sedi di accoglienza del Servizio Civile Universale
Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà dei 3 anni di attività
Dichiarazione di conformità della sede
Dichiarazione del titolo giuridico che consente di disporre della sede
Comodato d'uso della sede
Perché il SCU in ANSPI?
Nella PREMESSA dello Statuto Nazionale dell’ANSPI vi è scritto:
“L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE SAN PAOLO ITALIA – ANSPI APS è un’associazione nazionale, civile ed ecclesiale, al servizio degli oratori e circoli ad essa affiliati, liberamente promossa da cittadini credenti che si propongono di contribuire alla formazione umana e cristiana della gioventù secondo il principio dell’educazione integrale della persona, valorizzando il ruolo primario della famiglia e della comunità educante, la quale, nella comunione ecclesiale, condivide la responsabilità di un Progetto Educativo promuovendo attività socio-ricreative, sportive e culturali rivolte a tutti”.
E nell’articolo 1 del medesimo Statuto Nazionale dell’ANSPI si legge ancora:
- L’associazione “ANSPI APS ETS”, nata durante il Concilio Vaticano II, recependone le istanze di rinnovamento particolarmente nel campo dell’educazione e nel settore associativo, è un'associazione, ecclesiale e civile, senza scopo di lucro, al servizio degli oratori e circoli ad essa affiliati […].
Per questa sua doppia natura, ecclesiale e civile, dal 2001 l’ANSPI ha fatto la scelta coraggiosa di ampliare le attività sociali e di volontariato attivando progetti di Servizio Civile Nazionale in diverse regioni d’Italia (nord-centro-sud e isole) e continuare a diffonderlo in tutto il territorio nazionale.
Con il SCN (Servizio Civile Nazionale) prima e adesso con il SCU (Servizio Civile Universale), si vuole:
1) Contribuire alla formazione integrale del giovane
2) Far maturare nel giovane la consapevolezza che da questa esperienza annuale di volontariato si potrà giungere ad una personalità che duri anche dopo.
3) Far vivere al giovane un’esperienza che si trasformi
- da impegno temporaneo a impegno di vita,
- dalla logica della professione a quella della vocazione e missione,
- dal mobilitarsi a favore di persone alla scoperta della gioia del dono di sé permanente.
4) Offrire
- un’occasione di crescita personale importante e spesso anche unica,
- un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva,
- un prezioso strumento per aiutare le fasce più deboli della società, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese.
5) Puntare sul:
- Volontariato come dimensione costitutiva dell’oratorio. «Chi ha avuto compassione di lui» (Lc 10,37)
- Servizio come fondamento del bene comune. “Siamo servi inutili” (Lc 17,10)
- Cammino di maturazione umana e cristiana di ogni persona. “A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra” (Lc 6,29)

FAQ
1. Esiste ancora un contributo per il documento da far redigere al tecnico per la conformità dell’uso della sede?
A partire dal 26 settembre 2022 il contributo è stato sospeso.
2. A quanto ammontano i costi e quali compiti resterebbero in gestione al circolo?
L’ANSPI NAZIONALE dovrà corrispondere una somma a VOLONTARIO all’ANNO ad AMESCI e, i singoli oratorio/circoli ANSPI assegnatari dei progetti presso i quali gli operatori volontari potranno svolgere il Servizio Civile, saranno chiamati a contribuire nella maniera e nella percentuale che verrà deliberata dal Consiglio Nazionale ANSPI. A carico dell’oratorio/circolo è l'individuazione dell'OLP (operatore locale del progetto) che potrebbe essere anche il parroco o direttore dell'oratorio o presidente del circolo stesso, è però necessario che sia la persona con cui i volontari dovranno continuamente interfacciarsi e lavorare.
3. Indirizzo della sede che diverrà sede di accoglienza
L'importante è che il numero civico corrisponda con il luogo dove si realizzerà il progetto e che corrisponda ovviamente alla relazione tecnica (conformità dei locali).

Struttura organizzativa SCU in Anspi:
Delegato nazionale: Don Carmine Lamonea 3471586140
Segreteria nazionale: Roberta ed Anna
Per maggiori informazioni rivolgersi alle rispettive sedi di attuazione e presso la segreteria nazionale (tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00).